Amministrazione Trasparente
Ente Olivieri
Il Museo Archeologico Oliveriano nacque insieme alla Biblioteca Oliveriana grazie alla donazione di Annibale Degli Abbati Olivieri, avvenuta con il Testamento redatto nel 1756.
La donazione fu incrementata ulteriormente dal successivo lascito del 1787, grazie al quale confluirono nel patrimonio già donato non solo altri volumi e reperti collezionati dall’Olivieri, ma anche quelli appartenenti a Giovan Battista Passeri, che volle seguire l’esempio dell’amico mecenate.
Il Museo è attualmente in fase di riallestimento e ristrutturazione e non è visitabile: è comunque possibile ammirare la ricca collezione di epigrafi in marmo, la cui datazione va dall’età romana arcaica al Rinascimento, che adorna l’area cortilizia e le pareti dello scalone balaustrato in marmo di Palazzo Almerici, nonché cippi e marmi di provenienza locale; inoltre sono visibili le collezioni di avori, bronzetti, gemme, cammei , monete, medaglie e placchette nella Sala dello Zodiaco in Biblioteca: un’occasione anche per ammirare i meravigliosi affreschi dell’urbinate Carlo Paolucci che adornano la Sala.
Le raccolte antiquarie cominciarono assai per tempo a Pesaro, poiché già nella seconda metà del sec. XV esistevano nella città tre raccolte epigrafiche: una, municipale, ordinata sotto il portico del Palazzo della Comunità, una dei Signori di Pesaro, ordinata negli «Orti Ducali» e una terza, privata, nella casa del giureconsulto e poeta pesarese Pandolfo Collenuccio (1444-1504).
Attualmente il Museo Archeologico Oliveriano comprende le seguenti collezioni: reperti della Necropoli di Novilara, reperti del Luco Pesarese, bronzi e bronzetti greci, italici e romani, monete antiche (italiche e romane, di cui oltre 4.000 reperte negli scavi del Luco), marmi, lapidario (disposto anche nel cortile e lungo i rampanti delle scale), vasi campani e fittili vari, lucerne pagane e paleocristiani, pietre incise, vetri e paste vitree. A queste si aggiungono una collezioni di monete e madaglie medioevali e moderne e avori bizantini, medioevali e moderni.
L’attuale sistemazione del museo risale al 1967.
Tratto da: Italo Zicari, Guida del Museo Oliveriano di Pesaro, Pesaro, 1969