Domenico Modugno, padre dei cantautori italiani
Una serata alla scoperta della storia del “Signor Volare”
Nel 1958 in tutto il mondo risuonavano le note di “Volare”, il brano con cui Domenico Modugno vinse il Festival di Sanremo raggiungendo vette di successo inarrivabili per l’epoca: in America si aggiudicò nel giro di poco tempo 3 Grammy e vendette 22 milioni di copie in tutto il mondo.
Come scrisse Enzo Biagi, “Modugno ha fatto, per la diffusione della nostra lingua, un’opera degna della Società Dante Alighieri. Tutto ciò che egli fa è tanto italiano: italiano è il suo aspetto, italiana la sua ispirazione. Chioma e sospiri sono italiani, gesti e sgomenti sono italiani: esasperati, scatenati, eccessivi, dilaganti. Modugno non appare sul teleschermo, lo occupa; non canta i suoi motivi, li impone;
non vi invita ad ascoltarlo, ve lo ordina. Ve lo ordina con i capelli, gli occhi, i baffi, le mani: è fortissimo e prepotente”.
Il terzo appuntamento con la rassegna Note Oliveriane Giovedì 29 Luglio alle ore 21 è dedicato proprio a “Mr Volare”; il suggestivo giardino Riz Ortolani ospiterà infatti “Domenico Modugno, il padre dei cantautori italiani“: un viaggio nella vita e nelle opere di uno degli autori- interpreti più importanti in Europa
e nel mondo, iniziatore di una linea cantautorale che rinnova temi e stilemi; Modugno non segue i modelli d’oltreoceano o i cantautori francofoni a lui coevi; tramanda la cultura mediterranea del cantastorie, fondendo, nelle sue esibizioni, i suoi grandi amori, teatro e musica, e anticipando così di 20 anni il cosiddetto “teatro-canzone”; sue peculiarità sono inoltre il recupero della musica etnica e la riproposta della taranta e della pizzica, patrimonio culturale pugliese, nonché il ricorso al dialetto per fini espressivi.
Protagonisti del repertorio di quest’Autore, che ben si inserisce nel novero dei più prolifici, sono gli ultimi e i deboli: gli scemi del villaggio, i suicidi, minatori e pescatori, i poveri, ma anche la natura e gli animali, precorrendo i tempi.

A raccontarci Domenico Modugno, attraverso musica e parole, saranno Enzo Vecchiarelli, che durante la serata canterà e suonerà le canzoni dell’artista, narrando ai presenti la sua vita attraverso letture; musicista, musicologo, autore di testi teatrali vincitori di premi nazionali, compositore (ha inciso 8 album con il Gruppo Musicaparole e collaborato come autore e strumentista ad album di autori famosi come “Maximilian” di Max Gazzè), Enzo Vecchiarelli è anche regista dell’evento; con Vecchiarelli saranno sul palco Claudio Tombini, attore teatrale e cinematografico e cantante, Massimiliano Poderi, violinista vincitore di numerosi concorsi e parte del Gruppo Musicaparole e Bramante Santori, curatore della ricerca iconografica che verrà presentata nel corso dell’esibizione.
Ingresso gratuito con posti contingentati;
è richiesto il green pass ma non è necessaria prenotazione.