Amministrazione Trasparente
Ente Olivieri
La sezione manoscritti è frutto di una complessa evoluzione, iniziata col nucleo originario donato dall’Olivieri; il numero di esemplari che la costituisce è aumentato notevolmente grazie ai numerosi lasciti giunti in dono da Giovan Battista Passeri, dal marchese Pietro Petrucci, dal canonico Pietro Fabbri e dai fratelli marchesi Astorre e Ciro Antaldi, che donarono non solo i manoscritti del loro avo Antaldo, ma anche quelli del canonico Salvatore Ortolani, di Filippo Ronconi, di Francesco Benoffi e altri; le carte di Casa Mamiani vennero donate da Fedele Salvatori, mentre a Saverio Lazzarini dobbiamo le carte dell’illustre prozio canonico, architetto e pittore Giannandrea Lazzarini; da Federico Piattelletti ci arrivano i manoscritti del colto patrizio pesarese Marco Antonio Gozze, dall’ingegnere Benedetto Passeri Modi quelli del suo avo Diego, dai fratelli Fattori le carte delle famiglie patrizie Ondedei, Guglielmi e Antonelli Vita e dalla contessa Marianna Paoli Marzetti gli scritti del suo dotto genitore Domenico Paoli. Infine la Deputazione Oliveriana acquistò, tra il XIX e il XX secolo, alcuni manoscritti di Francesco Cassi, Giulio Perticari, Giuliano e Giacomo Vanzolini.
I manoscritti numerati da 1 a 2000 possono essere consultati tramite il catalogo Mazzatinti-Sorbelli, reperibile in sede; per l’altra sezione manoscritta, che contiene gli esemplari che vanno da 2001 a 2111, sono disponibili strumenti di consultazione interni.
Il ms 59 custodito nella Biblioteca Oliveriana è uno tre dei volumi de Le Antichità Romane realizzati da Alonso Chacon negli ultimi anni del XVI secolo. Uno degli altri codici è conservato presso la Biblioteca Angelica di Roma, mentre il terzo, dopo essere stato venduto a Parigi nel 1881, non è stato più ritrovato.
L’opera dello Chacon si propone di illustrare, attraverso dettagliati disegni, l’arte e la cultura delle civiltà greca e romana nelle sue diverse forme; a questo si aggiungono numerose riproduzioni di teste di sculture (oltre ad alcune figure intere) raffiguranti noti personaggi anche dei secoli successivi.
Di seguito alcune tavole dei principali episodi delle Metamorfosi di Ovidio incise in rame, tratte dal ms 224 conservato presso la Biblioteca Oliveriana. Nel manoscritto non sono raffigurate solo scene tratte dalle Metamorfosi, ma anche dettagliate miniature che rappresentano costumi del XVI sec., specialmente veneziani, e stemmi di personaggi.
Non sono presenti tutti gli episodi; alcuni, dipinti a colori, non sono del tutto ben riusciti, mentre altri sono fuori posto; quelli intatti sono frutto di un pregevole lavoro di un anonimo artista tedesco.
Il manoscritto 2013, datato 1835, è una interessante testimonianza del rigido controllo esercitato dall’amministrazione cittadina sugli abitanti della città: intitolato Registro delle persone di Pesaro e suo Distretto pregiudicate in opinione politica, reca le generalità e il curriculum vitae di 208 persone i cui comportamenti destavano preoccupazione tra le autorità cittadine, fra cui il conte Terenzio Mamiani (1799-1885) sospettato di “rovesciare la Santa Sede e i Troni” fondandosi “sulle rivoluzioni della Spagna, della Grecia e di Napoli”.
Giugno - Settembre
Da giovedì a domenica e festivi 16:00-19:00
Ottobre - Maggio
Da giovedì a domenica e festivi 15:30-18.30
(escluso il 25 dicembre)